Adolescenti in crisi: quando preoccuparsi e quando i comportamenti fanno parte del normale processo di crescita

L’adolescenza è un periodo particolarmente critico per la crescita dell’individuo, in cui l’ obiettivo è la conquista di chi si è, attraverso la separazione e l’autonomia dai genitori. E’ un periodo in cui i genitori sono costretti a confrontarsi con dilemmi che creano una profonda preoccupazione.

Spesso il genitore si interroga se il proprio stile genitoriale sia troppo permissivo o troppo severo faticando a trovare uno stile che sia realmente efficace. Si chiede quanto favorire la dipendenza e quanto invece l’autonomia, se vengono minimizzati i problemi o se invece si esagerano i tipici comportamenti adolescenziali.

E’ importante in questo periodo, che il genitore fornisca al proprio figlio una guida e un sostegno, aiutandolo a capire come essere responsabile. Di volta in volta occorre dare GRADUALMENTE un po’ più di libertà e indipendenza, continuando allo stesso tempo a incoraggiarlo a fare adeguatamente affidamento sugli altri.

Di seguito vengono elencati dei comportamenti tipici e non tipici di un adolescente, al fine di aiutare i genitori nel corretto riconoscimento (Rathus, J. H., Miller, A. L., 2015).

Comportamenti tipici dell’adolescenza:

  1. Maggiore mutevolezza d’umore.
  2. Maggiore coscienza di sé, maggiore sensazione di agire in prima persona, maggiore attenzione al proprio aspetto fisico.
  3. Maggiore tendenza a perdere tempo.
  4. Maggiore conflittualità tra genitori e figli.
  5. Sperimentazione di alcol e tabacco.
  6. Maggiore sensazione di invulnerabilità.
  7. Difficoltoso passaggio dalle scuole medie alle superiori.
  8. Maggiore polemicità, idealismo e contestazione.
  9. Maggiore maturità sessuale; interesse e sperimentazione sessuale.
  10. Difficoltà a prendere decisioni.
  11. Maggiore desiderio di privacy.
  12. Interesse per la tecnologia e i social media.
  13. Disordine nella propria camera.
  14. Il ciclo del sonno si sposta a ore più tarde (andare a letto più tardi e svegliarsi più tardi).

Comportamenti NON tipici, per i quali è consigliabile una consulenza psicologica:

  1. Malinconie intense, dolorose e durevoli; comportamenti rischiosi dipendenti dall’umore, depressione maggiore o attacchi di panico; autolesività o ideazione suicidaria.
  2. Fobia o isolamento sociale; perfezionismo e obiettivi irrealistici; abbuffate, purghe o alimentazione insufficiente; ossessiva o trascurata igiene personale.
  3. Molteplici distrazioni che portano a non essere in grado di portare a termine compiti scolastici o progetti; mancanza di concentrazione che interferisce con le attività quotidiane; ritardo continuo agli appuntamenti.
  4. Aggressioni verbali o fisiche; fughe.
  5. Abuso di sostanze, spaccio di droghe; uso di sostanze in gruppo con coetanei.
  6. Ripetuti incidenti; scontri a fuoco; azioni eccessivamente rischiose (quali, guidare in stato di ebrezza); farsi arrestare.
  7. Rifiuto della scuola; praticare o essere oggetto di bullismo; mancanza di comunicazione con la scuola o i coetanei; bocciature, assenteismo o abbandono scolastico.
  8. Contestazione delle regole e delle convenzioni sociali; litigi con i membri della famiglia, gli insegnanti o qualsiasi atra persona che cerca di affermare la propria autorità.
  9. Promiscuità sessuale; partner multipli; pratiche sessuali non protette, gravidanza.
  10. Rimanere paralizzati per l’indecisione.
  11. Isolamento dalla famiglia; interruzione della comunicazione; mentire abitualmente e nascondere le cose.
  12. Trascorrere molte ore al giorno davanti al computer, andare su siti web pericolosi o che potrebbero innescare comportamenti a rischio; incontri casuali con partner online; rivelare troppo (ad esempio, inviare messaggi sessualmente espliciti eccedere nei particolari personali postati sui social media).
  13. Camera personale con cibo vecchio o andato a male; incapacità di trovare le cose di prima necessità; abiti sporchi perennemente sul pavimento.
  14. Restare spesso svegli tutta la notte; dormire almeno un’intera giornata durante i weekend; arrivare abitualmente in ritardo a scuola (o restare assenti) a causa del proprio ritmo sonno-veglia.

Bibliografia

Cattelino, E. (2010). Rischi in adolescenza. Comportamenti problematici e disturbi emotivi. Roma: Carocci.

Lo Coco, A., & Pace, U. (2009). L’autonomia emotiva in adolescenza. Bologna: Il Mulino.

Montecchi, F. (2019). Psicopatologia dell’infanzia e dell’adolescenza. Percorsi terapeutici. Milano: FrancoAngeli.

Palmonari, A. (2011). Psicologia dell’adolescenza. Bologna:Il Mulino

Rathus, J. H., & Miller, A. L. (2015). Skills Manual for Adolescents. The Guilford Press (trad. it. Manuale DBT per adolescenti, Raffaello Cortina, Milano, 2016).